Sembrano delle lenti normali, trasparenti e invece sono in grado di proteggere i nostri occhi da raggi ultravioletti, dalla luce artificiale, come il neon e il led ed in particolare dalla luce blu. Ore e ore passate davanti al computer, a tablet, a schermi di smartphone, o a luci al led sicuramente non fanno bene alla vista; è possibile avere degli occhiali con lenti trasparenti, capaci di far riposare i nostri occhi ed eliminare ogni sfarfallio.
La novità consiste proprio nella protezione totale, fino ad ora esistevano delle lenti “trattate” o colorate che tentavano di ridurre il problema, ma in realtà alteravano la percezione dei colori, o riducevano la visione. Si chiamano lenti Lutina, sono state brevettata da Tokai, azienda giapponese che ne produce di ogni tipo. Dietro agli schermi dei pc, di monitor tv, e di illuminazione al led c’è anche una luce blu che può dar fastidio e causare problemi quanto più è prolungato l’impiego.
Questi dispositivi come smartphone e tablet emettono fino al 40% in più di luce blu, che avendo una lunghezza d’onda corta ha frequenza ed energia alta e penetra nell’occhio.
Molto spesso le persone lamentano fastidi durante l’utilizzo prolungato di dispositivi digitali: occhi rossi e secchi, mal di testa, vista annebbiata.
La lente completamente trasparente potrebbe risolvere il problema a chi sta davanti a questa luce per tante ore.
E’ costituita da un nuovo materiale con alto indice di rifrazione, che assorbe la luce blu. In questo caso non si parla di antiriflesso, che respinge la luce blu riflettendola, ma di assorbimento nel materiale stesso. Queste lenti si trovano già in commercio. Alessandro Simonelli spiega come si possono prevenire i fastidi legati alla luce blu: «In primis mediante l’uso di questo tipo di lente che grazie alla luteina, famoso carotenoide, ci scherma totalmente dai raggi uv (lenti che si possono avere sia neutre che graduate, monofocali e multifocali). Importante è fare pause regolari, durante l’uso del pc, e cercare di trovare la giusta distanza tra occhi e schermo».